COLLANA: NARRATIVA

Autore: Filippa La Porta

Illustrazione di copertina : Tony Colina


 

Formato: 15x21 cm - brossura - 80 pagg

Prima edizione: Giugno 2018

isbn 978-88-99782-31-3 

Prezzo di copertina euro 12,00




Presentazione

 

Ebbene. Questo libro non è un racconto fantastico o una bella fiaba in cui tutti vissero felici e contenti.

È la storia di un uomo, o meglio, la storia di un’anima che ha dovuto patire la sofferenza del cuore, per non soccombere ad essa.

È l’elogio alla forza individuale, all’umiltà che, abbandonatasi alla legge, ha trovato finalmente giustizia.

Da docente ho varcato la soglia della Casa Circondariale “Luigi Bodenza” di Enna nel settembre del 2015, con una immensa tristezza in un incerto incedere, vedendo chiudere alle mie spalle ben sette, dico sette, tra porte di ferro blindate e pesanti cancelli.

Nell’attimo eterno in cui un minuto sembrava non passare mai, quegli occhi, quei sorrisi forzati dei detenuti pentiti, in penitenza costante, si scagliavano prepotentemente squarciando il velo della mia quotidianità e aprendo scenari che mai avrei potuto immaginare.

In un eloquio sempre più profondo e dinamico, la nebbia dei pensieri lasciava spazio ad una, fino ad allora, ignota verità.

Abbracciando nello stesso sguardo quelle coscienze imbrigliate nei reati commessi, provavo ad affrancarle da quelle travagliate esistenze oppresse dai sensi di colpa, accompagnandole, tra una lettura e l’altra, lungo quella stagione così complessa che è la vita.

Ed è stato in quel luogo alienante che ho conosciuto Faisal.

Un giorno la nostra conversazione volse sulla tematica del destino. Erano i giorni prima dell’Appello e le sue parole mi rimbombano tuttora con veemente caparbietà. “Io credo nel destino, -prof. – se un evento deve succedere, accadrà”. E quell’avvenimento, tanto agognato, si verificò il giorno successivo.

Faisal era finalmente libero: assolto per non avere commesso il fatto. L’irrinunciabile idea di libertà si tramutava in disarmante realtà.

Una storia complessa che affonda le sue radici in Ghana, con la pudica innocenza di un popolo che non conosce differenze di religione, il viaggio nel deserto del protagonista, il terrore in Libia, il dramma della traversata alla volta della desiderata Italia alla ricerca di un sogno quasi inafferrabile, l’esperienza della detenzione.

Nel grido disperato di un palese tormento e in un’intima cicatrice del dolore, che come marchio indelebile incide l’esistenza del protagonista, a farla da padrona è un’audace e tacita sopportazione.

Filippa La Porta










L'autore

Filippa La Porta  è nata a Leonforte, si è laureata in Lettere Moderne nel 2005 presso l’Università degli Studi di Catania e attualmente insegna presso l'Istituto Comprensivo "E. De Amicis" di Enna.

Ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento dell’italiano e del latino nella scuola secondaria di secondo grado, la specializzazione per il sostegno degli alunni diversamente abili, diversi master sulla didattica della lingua e della letteratura italiana e latina.

Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo «Reciproche divergenze».

Nel 2014 ha conseguito la seconda laurea in Filologia Moderna scrivendo una tesi su «La recente critica verghiana dalla fase “mondana” ai capolavori veristi».

Nel 2017 è stata finalista al Premio Letterario Città di Acireale X Edizione con il racconto «La penna» e al Concorso di poesia Isola Blu - Marzamemi IV Edizione, con la poesia «Un futuro migliore». Sempre nello stesso anno è stata segnalata alla XV Edizione del Concorso Letterario FantasticHandicap, indetto dal Centro Documentazione Handicap del Comune di Carrara, con il racconto sul tema della disabilità dal titolo «Oltre i confini».

Ha ricevuto altresì la Menzione Speciale alla IV edizione del Concorso Nazionale di Poesia “San Francesco d’Assisi” con il componimento poetico dal titolo «A Karol, nel giorno del nostro incontro», pubblicato nell’Agenda Poetica 2018, Edizioni Montalbano.