COLLANA: Saggi


Autore: Filippa La Porta

Formato: 15x21 cm - brossura -96 pagine


isbn 9791281306233

Prezzo di copertna: Euro 13,00




Prefazione 

di Salvatore Palillo

Non so cosa sarebbe stata la mia vita senza lo sport, non riesco proprio a immaginarla.

Il mio modo di essere uomo, padre, professionista, amico è in gran parte frutto di una vita trascorsa tra il Dojo e i campi di atletica, con un kimono addosso o un paio di scarpette ai piedi. Quando ero ragazzino, durante gli allenamenti di corsa attorno al castello di Lombardia, mi capitava spesso di essere preso in giro dai passanti, i quali, dalle loro macchine, mi gridavano: “Scemo, ma che corri a fare!?”

Non me sono mai curato, ho sempre sentito forte il desiderio di allenarmi, di avere un obiettivo, di cercare nuove sfide, di avere sempre una meta davanti me, di superare un limite.

Oggi, forse, tra le persone che mi chiedono consigli sportivi e mi ammirano c’è qualcuno che, anni fa, mi derideva. Ma spesso nella vita le cose cambiano!

Nei tanti momenti di difficoltà ho sempre fatto perno su quanto appreso dallo sport: non arrendersi mai, avere fiducia in se stessi, impegnarsi al massimo… essere leali.

Pertanto, aver letto il libro “HO VINTO IO”, è stato come compiere un viaggio dentro i miei ricordi, dentro il mio animo, pieno di vibranti emozioni e riflessioni. Credo di avere compreso i messaggi e le emozioni che vuole trasmettere la protagonista Silvia.

Sì, Silvia... Com’è stata la vita di Silvia? Una mamma mai avuta, le violenze subite dal padre, la fanciullezza svanita, il vero amore sognato e mai veramente vissuto, la malattia che arriva troppo presto, il pensiero del suicidio... insomma una vita tormentata, dolorosa, crudele, forse ingiusta quella di Silvia. Una vita che però, lungo il suo percorso, viene intersecata da due eventi che finiscono col ribaltarla, illuminarla, appassionarla... salvarla: lo sport e la maternità. Due raggi di luce potenti che, come spesso accade nell’esistenza di molti esseri, giungono nei momenti più bui, tenebrosi, tristi. Nella vita di Silvia lo sport assume le sembianze della corsa, la corsa vissuta non come semplice gesto motorio e sforzo fisico, bensì come un “mezzo” che ti consente di viaggiare ed esplorare te stesso, di curare la tua mente e la tua anima... una corsa che ti entra dentro, ti prende per mano e ti salva la vita. Sì, perché correre non è semplicemente faticare, non è semplicemente primeggiare, appendersi una medaglia al collo, ma è molto di più... è emozione, libertà, passione, arricchimento interiore, generosità, condivisione... La corsa ti consente di scoprire la voglia di vita che c’è in te, di far emergere le tue qualità, di ritrovarti quando stai per perderti, di andare oltre la malattia, persino di combattere le ingiustizie e i pregiudizi. Ed è tutto questo che accade a Silvia.

Ma l’animo di Silvia s’illumina ancora una volta con un evento, forse l’unico in grado di mettere in secondo piano se stessa: diventare mamma. Sua figlia Piera arriva per riempire e rendere magica la sua vita, per farle assaporare un’esistenza altrimenti amara. Una figlia che, insieme allo sport, diventa ragione di vita, voglia di lottare, consapevolezza che ciò che conta veramente è vivere appieno ogni singolo giorno, assaporando quanto di più bello ed emozionante la stessa vita ci offre.

Salvatore Palillo, maestro di judo

e già campione del mondo master di judo categoria 60 Kg



 

 










L'autrice



Filippa La Porta è nata a Leonforte, si è laureata in Lettere Moderne nel 2005 presso l’Università degli Studi di Catania e attualmente insegna presso l’Istituto Comprensivo “E. De Amicis” di Enna.

Ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento dell’italiano e del latino nella scuola secondaria di secondo grado, la specializzazione per il sostegno degli alunni diversamente abili, diversi master sulla didattica della lingua e della letteratura italiana e latina.

Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo «Reciproche divergenze».

Nel 2014 ha conseguito la seconda laurea in Filologia Moderna scrivendo una tesi su «La recente critica verghiana dalla fase “mondana” ai capolavori veristi».

Nel 2017 è stata finalista al Premio Letterario Città di Acireale X Edizione con il racconto «La penna» e al Concorso di poesia Isola Blu - Marzamemi IV Edizione, con la poesia «Un futuro migliore». Sempre nello stesso anno è stata segnalata alla XV Edizione del Concorso Letterario FantasticHandicap, indetto dal Centro Documentazione Handicap del Comune di Carrara, con il racconto sul tema della disabilità dal titolo «Oltre i confini».

Ha ricevuto altresì la Menzione Speciale alla IV edizione del Concorso Nazionale di Poesia “San Francesco d’Assisi” con il componimento poetico dal titolo «A Karol, nel giorno del nostro incontro», pubblicato nell’Agenda Poetica 2018, Edizioni Montalbano.

Sempre nel 2018 ha dato alle stampe il romanzo «Di notte… le stelle», Maurizio Vetri Editore. Il libro, che racconta l’incredibile storia di Faisal Igala, ha avuto un ottimo riscontro di pubblico tra i più giovani ed è stato presentato in varie scuole. La pubblicazione è stata altresì accolta alla Festa del Libro e della Lettura di Enna, al Festival delle Narrazioni, della Lettura e del Libro “Naxos Legge”, al Salone del Libro di Gela “La parola ai libri”. Il romanzo è stato anche oggetto della tesi di Laurea magistrale in Insegnamento delle lingue per la mediazione linguistico culturale dal titolo “Storie di mediazione e transcultura: un esempio di buone pratiche nelle carceri”, presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, scritta dalla Dott.ssa Immacolata Marcello.