COLLANA: POESIA


AutriceLaura Barone

 

Formato: 15x21 cm - brossura - 80 pagine

Prima edizione: settembre 2022

ISBN 978-88-99782-97-9

Prezzo di copertina: Euro 12,00 



Presentazione

 

l futuro Distopico è diventato improvvisamente realtà e ha proiettato la Poesia in un’esperienza di vita che la memoria collettiva aveva rimosso. L’ipotetica società orwelliana che abbiamo sempre temuto si è concretizzata traducendosi in espressioni politico-sociali portate al loro limite estremo. Al momento non è concesso sapere quanto il progresso abbia contribuito a portare la tecnologia e i modelli sociali a livelli di controllo di massa così efficaci e invadenti, quello che ci è concesso sapere è che tali meccanismi stanno inevitabilmente portano in sofferenza il sistema già in precario equilibrio. 

Uomini e cose sopravvivono in un sistema “bloccato” e la Poesia dimostra la sua resilienza incanalandosi in un flusso di astrazione e di ricerca di risposte alle nuove domande che questo periodo ci impone in modo anomalo e imprevedibile. La ποίησις vive un momento di “creatività a scartamento ridotto”. Tutte le tematiche conosciute restano attive ma intrappolate in un senso d’oppressione che sembra crescere a dismisura nutrito da una paura dominante che restringe il campo dell’espressività.

Già in una situazione ritenuta “normale”, la sensibilità poetica riesce ad individuare le anomalie e le diversità che si nascondono dietro alla regolarità del quotidiano, in un periodo alterato e di emergenza, dove Salute e Pace sono a rischio, questa attenzione si accentua maggiormente e può incanalarsi verso una creatività che va nella direzione di un rifiuto della realtà. Questo può portare ad una forma di espressione che tende a rintanarsi in un “Iperuranio” dove esiste una realtà debole e idealizzata che si rifugia in canoni classici scontati sia di stile che di contenuto oppure verso un rifiuto tout court della ricerca della bellezza non solo dal punto di vista estetico ma anche dal punto di vista di una Bellezza “etica”, espressa nei contenuti. La lingua viene svuotata dal suo aspetto logico e il “Significante” sembra disconnettersi dal “Significato”. La jungla poetica, reale e virtuale, in questo periodo, brulica di correnti che tendono ad una poesia prosastica asciutta, senza aggettivazioni che compie un percorso di desertificazione dei significati mirante a far emergere il senso d’alienazione di un “Io” che scompare, annullato dalla sua stessa impotenza, incapace di rimanere coeso alla realtà, ricoperto dai detriti di un “Non sense” che aveva già mosso i primi passi nelle prime sperimentazioni degli anni ’70 del secolo scorso. 

L’intento di Distopie è quello di riconsegnare, alla parola poetica, un “Io” anche se “lateralizzato” e far riemergere una metrica volutamente frammentata restituendo un senso, parzialmente criptato, ai contenuti. Si tratta, quindi, di un tentativo di conciliare vecchio e nuovo, ricomponendo fratture e strappi, mantenendo la ricerca della Bellezza velata in un atto poetico, bellezza che, pur vessata, rifiuta di collocarsi nella comfort zone della “iper nicchia” poetica.

Introduzione di Laura Barone







Autori

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Laura Barone è nata a Sesto San Giovanni (MI).

Laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Lecce, con tesi sperimentale sul Teatro Inglese, vive e lavora a Milano come Funzionario dei Servizi Formativi.

E’ vincitrice del XIX°Concorso Nazionale di poesia e prosa “Fazio Degli Uberti” di Pisa nel 2016, è inoltre risultata tra i vincitori di concorsi Nazionali ed Internazionali, come i premi: “Franz Kafka”, “Albero Andronico”,“L’ora di Barga”, “Clemente Rebora”, “Nel segno di Pisa”, “Vutruvio” e molti altri.

I suoi primi componimenti, risalgono al 1972. Gli studi compiuti, l’hanno portata ad approfondire autori della letteratura italiana e internazionale, classica e contemporanea, come: Giovanni Pascoli Oscar Wilde, Khalil Gibran, Emily Dickinson, Charles Baudelaire, Mahmoud Dervish, Federico Garcia Lorca, Charles Bukowsky, Tomas Tranströmer e Mario Luzi. Per quanto riguarda la poesia contemporanea è molto interessata all’approccio poetico di autori come: Franco Di Carlo e Giancarlo Majorino.

Del 2001 è la sua prima raccolta, “Il Velo e i Pavoni”, seguita, nel 2011, da “Il Canto dell’Edera” e “Micron Poetici”. Del 2016 è la silloge “Germogli di sole” a cura delle edizioni Milella. Nel Luglio 2019 viene pubblicato il suo ultimo libro “Orografie del Sentire” a cura dell’editore Maurizio Vetri.

Molte sue poesie e interviste sono state pubblicate su diverse riviste cartacee e on line, e su alcuni blog letterari tra i tanti possiamo citare: “Zibaldoni ed altre Meraviglie”, “A Levante” , “Malvagia”, “Alla volta di Leucade”, l’Enciclopedia di poesia italiana “Mario Luzi” e l’antologia “Non uccidere: Caino e Abele dei nostri giorni”. Nel 2017 è apparso un articolo, sulla sua poetica, sul n. 7 della rivista “Generazioni di scritture” dell’Università del Salento.

Nel Gennaio 2019, sul sito di poesia “Alla Volta di Leucade,”, sono state pubblicate alcune recensioni alla sua opera a cura dei proff. Franco Donatini e Nazario Pardini.

L’ Università Popolare “A. Vallone” di Galatina, le ha inoltre dedicato una pagina sul suo sito web.

Ultima, in ordine di tempo, a presentare un profilo dell’autrice, l’antologia “Pianeta Donna” Kimerik, del 2022, curata dal prof. Domenico Pisana.

Nel mese di Agosto 2022 l’autrice ha vinto, per la sezione Poesia Inedita, il Premio“Pluriverso Femminile” indetto dalle Edizioni Milella di Lecce e, nel mese di Settembre, il Premio “F.Forchia” indetto dall’Associazione Culturale “I versi non scritti”.